«Quando perdo qualcosa, di solito lo cerco per terra, guardandomi attorno. Magari mi accuccio pure, con il naso quasi che tocca terra. Tasto cautamente con la mano. Questa notte, no! Questa notte cerco guardando in alto, naso in su. Scrutando il cielo. Che è tutto fuorché buio e vuoto! Perché mi sembra che quelle stelle lì stessero aspettando proprio me? Che hanno da guardarmi sorridenti? Ti sento. Sono sicuro che ci sei. So che la risposta ce l’hai tu. Mi fido di te. Aspetterò…».