Caro Fra Simplicio,
prima di tutto GRAZIE. La mia famiglia è da sempre abbonata al messaggero dei ragazzi (da quando mio nonno era piccolo) e mia nonna per natale mi regala sempre l’abbonamento. Il MeRa mi piace moltissimo, complimenti a tutti per il vostro ottimo lavoro!
Vengo dal Friuli, una terra solitaria e speciale, che ha una normalità quasi normale, che ci siamo guadagnati dopo numerose ferite che ci sono ancora un po’ (la Grande Guerra, la catostrofe della diga del Vajont, il terremoto nel ’76..).
Io vado in terza media, e sono in una classe molto particolare, fatta di persone molto diverse tra loro: c’è un mio compagno di classe che è iperattivo e non ha il papà, e lo sta cercando da molto tempo (non va d’accordo con sua madre), c’è un’altra che ha i genitori separati e la madre bulimica che non la vuole vedere, ci sono molti che non hanno dei genitori che li seguono e passano tutto il pomeriggio in giro ha fumare e a bere, e molte altre brutte situazioni.
Tante persone sanno fare dei bellisimi discorsi, sanno parlare, io invece so ascoltare. Sono quella che si mette in gioco per aiutare, quella che ascolta e consola, quella di cui provabilmente pochi conoscono l’esistenza ma che ha imparato a farsi rispettare. Ester vuol dire stella no? E io sono una stella e brillerò e riuscirò a sistemare la classe, infondo tutti sono delle brave persone, anche se non lo dimostrano, ma ognuno ha un anima buona, basta saperla trovare. Cari amici del MeRa siate stelle e scaldate gli altri, date invece di ricevere. Io facci la spalla su cui piangere perchè non ne ho mai avuta una. Anche io ho i miei rimorsi, ma mi rende più felice aiutare gli altri. Un po’a testa, no?
Un grosso abbraccio
Ester, 14 anni
Caspita Ester, che meraviglia!!! Fortunati sono i tuoi compagni di classe e i tuoi amici ad avere un’amica come te che sa ascoltare! La capacità di ascolto è un grande dono ed è vero che non è così diffusa. Anzi, molti dei problemi di relazione che abbiamo con le persone sono dovuti al fatto che non sappiamo ascoltare. Se invece di aggredirci imparassimo ad aspettare in silenzio e a far scendere le parole dell’altro dentro di noi, quanti “segreti” capiremmo di più!
E’ bello sapere che sei una stella capace di riscaldare gli altri, ma… permettimi un “ma”: tu non puoi bastare a te stessa e “salvare” la tua classe da sola. Nessuna sorgente se non viene alimentata può dare acqua all’infinito. E anche tu hai bisogno di ricaricarti se vuoi continuare a dare.Come è vero che nessuno può salvare qualcun altro: solo noi possiamo salvare noi stessi, se lo decidiamo e lo vogliamo. E’ fondamentale avere qualcuno che ci ascolta e ci vuole bene, ma poi i passi da fare spettano a ciascuno di noi.Quindi poniti accanto alle tue amiche, accompagnale ma non pensare di risolvere i loro problemi.E trova anche tu una spalla su cui piangere. E’ così bello abbassare la guardia e lasciarsi andare. Metti da parte la paura, prova a fidarti di qualcuno e da’ a te stessa la medesima possibilità che dai agli altri. Riuscirai anche a capire meglio come si sentono le tue amiche se anche tu ti metti nei loro panni, credimi.Grazie della tua condivisione e della tua sensibilità.Un abbraccioFra Simplicio
Gran bella lettera…wow!!!!!Anche io credo…anzi sono sicura che i tuoi compagni sono molto fortunati! 🙄 😆 😀