Ragazzi e ragazze santi!

 

Evviva! Altri due ragazzini vengono solennemente proclamati santi da papa Francesco, proprio oggi 13 maggio! E io, come Antonio, di nove anni, che ci ha scritto chiedendo delucidazioni proprio su questo argomento, mi stupisco ogni volta a pensare che la Chiesa ha la fantasia e il coraggio, direi quasi la faccia tosta, di indicarli come esempi e modelli, per tutti, grandi e piccoli: Francisco e sua sorella Giacinta Marto. Il primo aveva solo 11 anni e la seconda 10 quando morirono a causa dell’influenza spagnola (che in quegli anni fece molti morti in giro per l’Europa!). Con loro, alla Cova da Iria, c’era anche la cugina Lucia dos Santos, che si era fatta poi monaca carmelitana ed è morta invece nel 2005. Sono i famosi tre pastorelli delle apparizioni del santuario di Fatima (guardate nel video la loro storia; il cartoon è per il vostro fratellino o sorellina).

Vivevano in Portogallo, e fecero tempo a giocare, andare a pascolare il gregge di pecore della famiglia, e persino a… vedere la Madonna! E anche questo mi stupisce ogni volta, che la mamma di Gesù e mamma nostra preferisca apparire a voi ragazzi e ragazze: perché sapete davvero vedere? Perché siete curiosi e coraggiosi? Perché siete capaci di credere anche a ciò che non si tocca né si vede? Avanti: anche voi santi subito!

 

Fra Simplicio

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Matrioska
Matrioska
6 anni fa

Ogni volta che sento parlare di bambini fatti santi in così tenera età mi vengono sempre i brividi e mi domando come facciano loro,così piccoli ed indifesi,ad amare Dio più di quanto riesca ad amarlo un adulto in tutta la sua vita.Io alla loro età facevo fatica a dire il rosario e ad andare a Messa la domenica,perchè nella testa di un bambino è più importante il gioco che stare seduti un’ora ad ascoltare un signore che parla.Ora ho capito quanto sia importante l’appuntamento domenicale con il nostro migliore amico e fedele compagno di vita e non me lo perderei per niente al mondo,ma arrivare ad un concetto così alla loro età è solo ammirabile,perchè anni fa mi dicevano che Dio non lo si può vedere ma lo si può sempre sentire,ed io meccanicamente collegavo il sentire con le orecchie e mi arrabbiavo perchè io non lo sentivo,e continuo a pensare che per capire davvero cosa vuol dire sentire il Signore ci voglia del tempo,ma il fatto che questi bambini abbiano capito questa cosa in un’età così tenera dà veramente prova di una grande fede che,nonostante io creda molto nel Signore,continuo ad ammirare,perchè le domande che oggi ci sono poste possono avere più risposte:sappiamo davvero vedere?siamo curiosi e coraggiosi?siamo capaci di credere anche a ciò che non si tocca nè si vede?ora sì ma all’età di quei bambini non so se ne sarei stata capace,ma è anche vero che questa capacità che ho acquisito la potrò perdere quando avrò famiglia,facendomi prendere dalle discussioni dei grandi e non sentendo più Dio vicino a me,quindi forse noi bambini con la nostra purezza possiamo vedere più nitido perchè nonostante tutto non ce la prendiamo con Dio per le sventure che ci capitano come spesso fanno gli adulti ed io penso che chi fa così in fondo in fondo non vuole vedere Dio,quindi forse il motivo per il quale molti bambini sono santi e per il quale io non mi merito di esserlo è che loro hanno fin da subito capito quanto fosse importante sentire vicino a noi Gesù e Maria e così,nel loro inconscio o no,hanno desiderato vederlo.Solo chi desidera vedere il Signore potrà arrivare a vedere nitido come hanno visto i tre pastorelli.