La vedete questa bambina con la valigia in mano? E’ una foto d’altri tempi. Ha anche una scritta particolare “Esule giuliana 30001”…
La foto è diventata un po’ il simbolo della Giornata del ricordo delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata, che ricorre ogni anno il 10 febbraio, ne avrete sentito parlare a scuola… Per saperne di più potete leggere il libro che Egea Haffner ha scritto con Gigliola Alvisi: La bambina con la valigia. Il mio viaggio tra i ricordi di esule al tempo delle foibe (Piemme).
Egea oggi è una nonna che vive a Rovereto, allietata da tanti nipoti. Ma si porta con sé una lunga storia cominciata a Pola, la sua città natale che si trova in Istria, oggi Repubblica Croata, dopo essere stata veneziana, austro-ungarica, italiana, jugoslava… E in mezzo a questi cambiamenti decisi dall’alto, come se si trattasse di muovere pedine degli scacchi, stanno tante vite, tra cui anche quella della piccola Egea che, a neanche cinque anni, nel luglio del 1946, sta per dare l’addio a Pola con la mamma. Si mette in posa, di fronte alla macchina fotografica del fotografo di famiglia Giacomo Szentivànyi con in mano un ombrello e una piccola valigia. Si gira a destra, impaziente, perché ha fretta di tornare a giocare… Ma i tempi sono tra i più difficili, il padre è già sparito, portato via dai titini, come sono chiamati i partigiani agli ordini del maresciallo jugoslavo Tito, e la mamma ha deciso di raggiungere la sorella in Italia, a Cagliari. Egea parte con lei, solo tempo dopo si ricongiunge con il resto della famiglia Haffner, esule a Bolzano. Vicende grandissime da affrontare per una bambina, ma Egea è sveglia, coraggiosa, intraprendente e non si scoraggia mai, come sua nonna che ha perso tragicamente dei figli, ma si sforza sempre di dimostrarle con l’esempio la fiducia nel futuro.
A raccogliere questa testimonianza è la scrittrice Gigliola Alvisi, che ha il dono di raccogliere e tramandare storie preziose ed è una firma nota anche al Messaggero dei Ragazzi, autrice di romanzi tradotti all’estero, oltre che amante di passeggiate lungo l’argine di un fiume in compagnia del suo cane a macchie bianche. Gigliola raccoglie con grande rispetto la testimonianza di Egea, i documenti dall’Archivio di famiglia generosamente messi a disposizione dal marito Giovanni, che Egea conobbe quando era studente universitario a Padova. Così è nato questo libro che dà voce proprio alla bambina di allora. Il racconto è molto commovente e sarà sicuramente apprezzato dai voi giovani lettori e anche dalle vostre insegnanti. (L.P.)
Egea Haffner – Gigliola Alvisi, La bambina con la valigia. Il mio viaggio tra i ricordi di esule al tempo delle foibe, Piemme, pagine 208, € 14.