Anniversario del Vajont

Giuseppe Vazza, In meno di quattro minuti, Cleup - copLa testimonianza di Giuseppe Vazza, dirompente come un fiume in piena, dopo oltre cinquant’anni di silenzio è confluita in un libro: In meno di quattro minuti. Testimonianza sul Vajont: la strage e l’umiliazione (Cleup). L’autore, il 9 ottobre 1963 quando un pezzo del monte Toc precipitò nel lago sottostante, perse 14 famigliari. Oggi accompagna gli studenti e le scolaresche sui luoghi del disastro per non dimenticare.  Scrive: «Buongiorno a tutti, mi chiamo Giuseppe Vazza, potete chiamarmi Bepi. Oggi dovrei farvi da guida e raccontarvi il Vajont. Però ci tengo a dire che più che definirmi una guida o meglio un informatore, io sono un superstite, sono un testimone che ha vissuto in prima persona la tragedia… Dunque questo è il mio impegno e il nostro impegno: far capire alle nuove generazioni che casi come il Vajont non devono più accadere». Ed è grazie all’impegno di questi informatori se i riflettori rimangono ancora accesi su un doloroso pezzo di storia che non è finita con il disastro, ma si è protratta per tanti anni con processi e lutti impossibili da superare. «C’è voluto molto tempo perché l’autore si decidesse a dare forma di libro alla sua vita» scrive Marco Paolini nella prefazione al volume che si chiude con le testimonianze di alcuni giovani studenti che con i loro insegnanti hanno approfondito la storia del Vajont.

 

 

Giuseppe Vazza, In meno di quatro minuti,Testimonianza sul Vajont: la strage e l’umiliazione

Cleup, pagine 218, € 15,00

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