Il 7 febbraio è la Giornata contro il bullismo e cyberbullismo, dobbiamo essere tutti compatti per combatterlo: ragazzi, genitori, scuole e insegnanti, magari uniti da un nodo blu?
Ecco cosa ci scrive una vostra insegnante, Giusi Parisi, autrice di diversi libri di narrativa come Io, bullo e Bullo, per sempre? (Einaudi Ragazzi).
«Mi stupisco come tutti gli anni si passi dal Giorno della Memoria a quello di San Valentino alla velocità di un battito d’ali di un colibrì. Le vetrine delle librerie, i banchi di scuola, gli schermi tv, le radio si colorano di rosso passione dopo il nero luttuoso che, giustamente, ci ricorda di ricordarci eventi importanti della Storia umana. Eppure, tra il nero e il rosso c’è un colore non meno importante degli altri due, perché il filo che li lega insieme è sempre lo stesso: amore, rispetto e lotta. Amore per il prossimo e per se stessi; rispetto per le persone vicine o lontane per cultura, pensiero, tempo e spazio. Lotta per i diritti, di tutti. Parlo del 7 febbraio, la Giornata internazionale della lotta contro bullismo e cyberbullismo. Una giornata in cui la riflessione dovrebbe, anzi deve essere maggiore rispetto agli altri giorni; vestirsi di significato profondo e incidersi di obiettivi concreti, volti unicamente al benessere dei nostri bambini e ragazzi: il nostro bene più prezioso al mondo. E allora uniamoci! Parliamone fino allo sfinimento. Confrontiamoci, ascoltiamoci e ascoltiamoli; stringiamoci e abbracciamoli; proviamo a sentirli nelle loro vibrazioni intonate e stonate; sforziamoci di percepirne i disagi, il dolore, le ansie e le paure; le incertezze che sembrano fortificazioni inespugnabili; ma anche i sogni, gli arcobaleni nei loro occhi, l’ingenuità della voce, la trasparenza delle mani. Lottiamo per loro e assieme a loro. Gridiamo un NO consapevole, fatto di conoscenza profonda dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, giganti ancora sin troppo sconosciuti. Perché solo conoscendo il “nemico” possiamo trovare le strategie adatte a indebolirlo, poi ad annientarlo. È l’unico modo che ci permette di salvare “il nostro bene più prezioso al mondo”. Non è mai troppo tardi. Cominciamo dal 7 febbraio.»
Illustrazione Elisabetta Decontardi