19 Luglio 1992, in quella fatidica mattina, in un clima di tensione palpabile Paolo Borsellino, il magistrato siciliano si alza alle cinque e verga di suo pugno una lunga lettera a una scuola di Padova, scrive con passione e generosità e spiega ai ragazzi perché è diventato giudice; che cosa è la Dia, l’organismo investigativo formato da carabinieri, polizia e guardia di finanza; che cosa è la mafia…”. Il giudice non riesce a terminare la lettera perché quello è il giorno della strage di via D’Amelio in cui morirono il giudice e la sua scorta.
Ma lui continua a parlare anche oggi ai ragazzi grazie ai suoi figli che vanno nelle scuole, grazie anche a libri come questo.
Pietro Grasso, Paolo Borsellino parla ai ragazzi. Inntroduzione di Pif, Feltrinelli.