Sembra una fotografia di anni fa. Un’immagine di cui ci eravamo quasi dimenticati, di questi tempi di menefreghismo e disimpegno. Ma ancora una volta voi giovani ci avete sorpresi: nella vostra capacità di indignarvi, di assumervi le vostre responsabilità persino anticipando la lentezza (e gli interessi economici…) dei politici, la vostra capacità di pensare a tutti nessuno escluso. Ma soprattutto nella vostra cocciuta intelligenza, di gran lunga superiore a quella di chi avrebbe proposto di armare, perché no?, anche gli stessi insegnanti… Migliaia di voi siete scesi in strada a Washington contro la facilità con cui chiunque può trovare un’arma e sparare ad altri. Idealisti quanto basta, ma molto concreti nelle richieste. E molto bravi ad esprimervi! Come Emma Gonzales, scampata all’eccidio di Parkland (Florida), che durante il suo intervento ci ha regalato 6 minuti e 20 secondi di un silenzio mozzafiato, il tempo che servì all’assassino a falcidiare 17 studenti a scuola (seguite anche https://www.facebook.com/marchforourlives/).
Persino papa Francesco, alla solennità delle Palme, ha esortato i giovani ad alzare la loro voce: «Far tacere i giovani è una tentazione che è sempre esistita. […] Ci sono molti modi per rendere i giovani silenziosi e invisibili. Molti modi di anestetizzarli e addormentarli perché non facciano “rumore”, perché non si facciano domande e non si mettano in discussione. “State zitti voi!”. Ci sono molti modi di farli stare tranquilli perché non si coinvolgano e i loro sogni perdano quota e diventino fantasticherie rasoterra, meschine, tristi. In questa Domenica delle Palme, celebrando la Giornata Mondiale della Gioventù, ci fa bene ascoltare la risposta di Gesù ai farisei di ieri e di tutti i tempi, anche quelli di oggi: “Se questi taceranno, grideranno le pietre” (Lc 19, 40). Cari giovani, sta a voi la decisione di gridare, sta a voi decidervi per l’Osanna della domenica così da non cadere nel “crocifiggilo!” del venerdì… E sta a voi non restare zitti. Se gli altri tacciono, se noi anziani e responsabili — tante volte corrotti — stiamo zitti, se il mondo tace e perde la gioia, vi domando: voi griderete? Per favore, decidetevi prima che gridino le pietre».
Fra Simplicio