Caro Fra Simplicio,
ho un sogno da molto tempo: frequentare il quarto anno delle superiori all’estero. Ormai lo sanno praticamente tutti, tranne coloro che mi dovrebbero aiutare a realizzare questo sogno: i miei genitori. Non riesco a parlarne con loro, mi manca il coraggio di proporgli questa “follia”, perché non sarei capace di sopportare una risposta negativa da parte loro quindi preferisco continuare a vivere con la testa tra le nuvole. Sono una ragazza studiosa e da mesi ormai continuo a rinunciare a tantissime cose in vista di questo sogno, ma con tutti gli attentati che ci sono ultimamente, un po’ capisco la preoccupazione dei miei genitori nel viaggiare. Questo forse è un motivo che potrebbe frenarli nel decidere di farmi partire. Ho anche cominciato a fare una presentazione nella quale sto scrivendo tutte le informazioni apprese dal sito (che dalla scorsa estate visito praticamente ogni giorno) dell’associazione con la quale vorrei partire, ma il pensiero di mostrarla ai miei genitori mi preoccupa troppo. Vorrei chiederti se potresti darmi un consiglio che mi aiuti a trovare il coraggio di riferire ai miei genitori questo mio sogno. Spero che il mio messaggio risulti comprensibile e mi scuso nel caso sia un po’ confuso, ti ringrazio in anticipo per la risposta.
Miriam, 15 anni
Miriam carissima,
sai che immagine mi ha evocato la tua mail? Quella di un pilota che ha acquistato tutta l’attrezzatura per correre su una pista ma che… non ha acquistato la macchina per gareggiare!!!
Senza la macchina se ne fa ben poco del casco e della tuta, non credi?Ti sei fatta mille domande e ti sei data mille risposte DA SOLA, ma quello che è certo è che senza il consenso e l’aiuto finanziario dei tuoi genitori tu non potrai MAI andare da nessuna parte, a meno che tu non aspetti di diventare maggiorenne.Penso che sia proprio inutile continuare a coltivare questo sogno “tra le nuvole” senza mettere i piedi per terra e capire la fattibilità.Perciò, se vuoi darti almeno una possibilità, senza stare a pensarci troppo PARLANE CON I TUOI, cercando però di comprendere anche il loro punto di vista e di costruire con loro il tuo futuro. Anche perché, almeno in questo caso, non hai alternative.Conviene che questo progetto sia condiviso e anche in fretta, visto che le domande di partecipazione devono arrivare ben prima della frequenza del quarto anno all’estero.Parla con i tuoi come hai parlato con me. ASCOLTALI e condividi con loro i tuoi sogni. Ma abbi anche FIDUCIA in loro.E poi… fammi sapere come è andata!!In bocca al lupo!Un abbraccioFra Simplicio